A cento chilometri da Roma, sulla via Appia, Terracina non � soltanto la porta del Reame, ma veramente � la porta del Sole:
A cento chilometri da Roma, sulla via Appia, Terracina non è soltanto la porta del Reame, ma veramente è la porta del Sole: di qui si entra infatti nel regno delle due Sicilie e al tempo stesso nell’Eldorado di Italia.
Per chi viene da Roma, tutto cambia a Terracina e cambia all’improvviso: si ha l’impressione di penetrare in un paese rimasto fuori dalla storia se la gigantesca muraglia a picco sul mare e sulle case della città, cui sovrasta il grandioso Tempio di Giove, non ci rammentasse l’antichissima nobiltà di Terracina e la storia dei Volsci. Di lassù, dall’Acropoli, passava in antico la via Appia, di cui Terracina era la chiave. Chi teneva Terracina era padrone della porta del Sole.
Tutta la storia della conquista romana dell’Italia meridionale fa perno qui, in questa città che aspramente combatterono e diede, poi, a Roma i suoi migliori soldati, quelli che non la tradirono mai, che aiutarono Quinto a logorare Annibale e Cesare a conquistare le Gallie. Chi viene da Roma, incontra il mare ed è un mare profondamente diverso da quello di Fregiane, Anzio e di Nettuno perché questo è il mare di Ulisse.
Un mare trasparente, dai colori tenui, di pastello che la luce addolcisce e ad ogni momento varia, che nemmeno la notte riesce a spegnere. Nelle terre sontuose crescono le più celebre viti di Italia, qui matura il famoso moscato di Terracina, la più dolce, la più ricca, la più greca uva del Mediterraneo.